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DAVID GARRETT RUSSIAN FORUM

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27.08.2017 Calabria, Italy/ Armonie d'Arte Festival

Сообщений 101 страница 120 из 134

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http://www.dnanotizie.it/?p=541

http://s0.uploads.ru/t/K3TDE.jpg

David Garrett ipnotizza il pubblico di Armonie d’Arte Festival
29/08/2017

пока на итальянском...

ll concerto di David Garrett a Scolacium per Armonie d’Arte Festival domenica sera è stato l’attesissimo successo previsto, e del resto prevedibile, su tutti i fronti. Due splendidi servizi nazionali sul Tg1, nell’edizione della notte di ieri e di questa mattina, hanno immortalato l’evento, oltre ai tanti locali, raccontando una Calabria vera e fascinosa in termini entusiastici, finalmente, anche al resto del Paese.

Bravo, bello, e pure simpatico Garrett, e poi funambolico, esplosivo, poetico, stregante, ed anche accogliente, disinvolto, commovente: ecco gli aggettivi che senza se e senza ma, sono stati ascoltati, dichiarati, persino gridati, con grande eco su tutti i social ancora perdurante (e con la condivisione persino di Garrett e Quentin!), in una platea letteralmente incantata, capace di stupito e totale silenzio, ma anche di esplosivi applausi e urla gioiose alla fine di ogni pezzo, e per la verità talvolta anche durante.

Tant’è: per Armonie d’Arte Festival e per la Calabria, per la Cultura, per i Beni culturali e per il Turismo di questa regione, per la sua positiva immagine nei circuiti di più alto profilo, è stata una grandiosa opportunità, un felice esito annunciato, ma comunque sorprendente e oltre ogni migliore auspicio. Oltre 2000 persone con un pubblico di ben 10 regioni italiane e, caso raro se non unico per la Calabria almeno a memoria, di provenienza internazionale, non di passaggio ma appositamente giunti dal proprio Paese al Parco Scolacium per Garrett: fan dal Giappone, Stati Uniti, Francia, Spagna, Germania, Brasile, Lettonia, Kazakistan, Russia, Finlandia.  Unica data in Italia per una star internazionale che calamita il suo pubblico, riempiendo di fascino ogni palcoscenico e con ogni repertorio, che sia classico o crossover. Il prestigio artistico dello spettacolo, i numeri impressionanti per un festival che fa dell’identità “colta” addirittura una trincea, e soprattutto l’entusiasmo festoso del pubblico dall’inizio alla fine del concerto per un Garrett che ha ricambiato con il suo sorriso luminoso, compiaciuto e confidenziale in ogni momento e senza alcun istante di disappunto, nemmeno quando il vento (una brezza non forte ma con qualche raffica, che chi è del posto ben conosce), gli ha portato un po’di polvere negli occhi, inorgogliscono il direttore artistico Chiara Giordano e la Fondazione Armonie d’Arte al completo.

D’altronde ad accogliere David Garrett è stato un Parco Archeologico di sempre suggestiva bellezza, dove in una fresca serata di fine estate neanche il vento, appunto, è riuscito a mitigare magia e fascino monumentale, riflessi negli occhi incantati di un pubblico ammaliato e forse addirittura sorpreso da tanta inaspettata bellezza, frutto dell’alchimia fra il luogo e i suoi protagonisti d’eccezione. Magari la Calabria si mostrasse sempre così agli occhi nostri e di chi viene da fuori!

Un pubblico anche delle grandi occasioni con rappresentanti del Mibact, della Regione, della Camera di Commercio, del Capoluogo calabrese e del Comune di appartenenza, della Bank partner Bcc Centro Calabria, degli Sponsor, dei colleghi operatori culturali calabresi ma anche oltre regione e stranieri come il presidente della Filarmonica di Zagabria, degli intellettuali di rilievo, e anche di potenziali investitori: certamente tutto ciò con l’auspicio di ulteriore fulgido futuro.

Ed infatti, nel saluto pieno di soddisfazione rivolto al pubblico dal direttore artistico Chiara Giordano, era chiaro il messaggio di positività e di valorizzazione di questa terra antica, ma anche capace di essere protagonista nello scenario mondiale, e la parola “benvenuti” è stata declinata ben 13 volte, tante quante erano le lingue dei presenti che fin dal pomeriggio hanno sostato davanti ai cancelli del Parco.

E se la comunicazione parlata, come sempre accade, può lasciare dei vulnus nella comprensione quando il contesto è internazionale, la musica colma ogni limite, e anche con David Garrett, accompagnato da un eccellente Julien Quintin al pianoforte, è stato così.

Circa due ore densissime in due parti, la prima più lirica e classica con la sonata di Cesar Franck che rappresenta un caposaldo del repertorio violinistico più complesso, la seconda  più lieve e virtuosistica con pezzi sfavillanti come per esempio la Ciarda di Monti o la Ronda degli gnomi di Bazzini, e un Garrett che con grande disinvoltura e piacevolezza ha condotto una narrazione di sé e del repertorio a tutto campo, intima persino, parlando delle figure di famiglia, dei genitori, dei suoi maestri, per una esibizione letteralmente straordinaria, ovviamente sul piano artistico, ma anche della piacevolezza; certo è stato un concerto quasi completamente orientato alla cosiddetta musica classica, nella piena consapevolezza che l’anima crossover di Garrett non si manifesta solo con i repertori ma anche, e forse soprattutto, attraverso lo stile: arcata sempre potente, fraseggio molto estroverso, dinamica ed agogica del discorso sempre musicale estremamente vivace, mobile, piena di inflessioni e di accentuazioni fortemente affabulatorie nel segno, comunque, di un controllo totale e impressionante del suo Stradivari. Dopo i bis, concessi al pubblico calorosissimo, ormai a tardissima ora per un concerto, probabilmente per evitare di dover preferire qualche fan ad un altro all’uscita poi dai camerini, David è andato subito via dal Parco, direttamente dal palco. Già prima dello spettacolo, del resto, nell’area riservata del Parco David Garrett si era intrattenuto facendo anche una passeggiata fra gli ulivi secolari, spingendosi fino al foro romano, e aveva del resto ricevuto il Pitagora d’Argento, premio pensato per sottolineare il valore dell’intelligenza e della sensibilità artistica, di Michele Affidato la cui arte orafa è oggetto di importanti riconoscimenti, e con il quale la Fondazione ha avviato una collaborazione stabile.

La Calabria, dunque, è stata nel mondo nel più bello dei modi possibili, e in Calabria è venuta la parte migliore del mondo, ovvero quella che ama la bellezza e che lascia che a parlare sia l’unica lingua davvero universale, ovvero quella della musica. A chi eventualmente non avesse compreso quanto sia alto ciò che è accaduto con questo evento conclusivo del Festival 2017, va tutta la nostra umana solidarietà! E ora la Fondazione Armonie d’Arte si prepara per il calendario autunnale e invernale, per continuare a vivere raffinati e imperdibili momenti insieme, sempre all’insegna della cultura, della bellezza e del divertimento!

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Твиттер Жуля 31.08.2017

https://twitter.com/julienquentin/statu … 66848?s=04

On stage in Italy with David Garrett & in Spain with Clara-Jumi Kang 🎶 (thanks for the 📷)

http://sh.uploads.ru/t/cJQid.jpg

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https://www.facebook.com/michele.affida … 6462029413

A DAVID GARRETT IL PITAGORA D'ARGENTO DI AFFIDATO
Un premio speciale per "il Violinista del Diavolo" uno dei musicisti più talentuosi del mondo che ha chiuso la XII edizione della kermesse "Armonie d'Arte Festival" che si è tenuta presso il Parco Archeologico Scolacium di Roccelletta di Borgia. L’evento, ha riscosso anche quest'anno un grandissimo successo di critica e pubblico. Il maestro orafo Michele Affidato insieme al direttore artistico del Festival Chiara Giordano e Antonio Affidato hanno consegnato l’opera a David Garrett poco prima che questi salisse sul palco insieme a Julien Quentien che lo ha accompagnato al pianoforte nella sua meravigliosa performance.

http://sf.uploads.ru/t/oA3zN.jpg
http://s9.uploads.ru/t/L70D2.jpg

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Пост 100

"До начала великолепного выступления Дэвид Гарретт получил премию «Серебряный Пифагор» за продвижение интеллектуальных и артистических ценностей из рук Микеле Аффидато, чье искусство ювелира является признанным фактом и с которым Фонд установил постоянное сотрудничество".

Статья в посте 102 - один в один статья из поста 73. Только название другое: "Дэвид Гарретт гипнотизирует публику "Гармонии искусства".

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Аудио концерта. Судя по заставке файла - 1 часть...

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Аудио концерта. Судя по заставке файла - 2 часть...

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https://www.facebook.com/photo.php?fbid … mp;theater

http://s6.uploads.ru/t/oCnhR.jpg

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https://vk.com/video426371126_456239073

Фрагмент репортажа с Дэвидом: https://www.instagram.com/p/BYy42gbhY5g/

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Фото Доры Недковой

https://www.facebook.com/dora.nedkova.d … nref=story

http://s0.uploads.ru/t/JznkH.jpg
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http://sf.uploads.ru/t/LnHVq.jpg
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дальше - больше

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Дора, как всегда, не подвела)))...

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Elina написал(а):

Дора, как всегда, не подвела)))...

Не то слово...чудесные фото - Маэстро - в великолепной форме! И лукавится, и улыбается, и вдохновляется...ну прямо весь лучится! На фотографии смотришь - и начинает мордуленция собственная расплываться в улыбке. Замечательный антидепрессант, между прочим.

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squirrel написал(а):

Замечательный антидепрессант, между прочим.

Принимать три раза в день - утром, в обед и вечером. А хотя - такой антидепрессант можно принимать пачками. Передозировки не будет. Правда, зависимость обеспечена)))...

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Elina написал(а):

Принимать три раза в день - утром, в обед и вечером. А хотя - такой антидепрессант можно принимать пачками. Передозировки не будет. Правда, зависимость обеспечена)))...

Элин, а можно внутрикрапельно и круглосуточно " систему" не выключать? [взломанный сайт]   [взломанный сайт]

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А разве здесь кто-то выключает?))))...не знаю таких)))...

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https://www.facebook.com/photo.php?fbid … mp;theater
http://sh.uploads.ru/t/P0j8o.jpg

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Великолепную, просто роскошную рецензию посвятили итальянцы концерту Дэвида:

Когда музыка обручается с историей: Дэвид Гарретт в Парке Сколациум

LA MUSICA CHE CONIUGA LA STORIA: DAVID GARRETT AL PARCO SCOLACIUM

04.09.2017
Мария Дрози

http://www.deliapress.it/products/david … ria-drosi/

http://se.uploads.ru/t/GcdCe.jpg

на итальянском

LA MUSICA CHE CONIUGA LA STORIA: DAVID GARRETT AL PARCO SCOLACIUM

di Maria Drosi

Il silenzio è alto. Alto, come le figure indistinte, che si aggirano nella vastità criptica del Parco.
Ombre vaganti, che si allungano, compaiono, scompaiono… Si perdono, si dissolvono: fantasmi, nel buio della notte.
Alta, è anche la notte. Senza luna, senza stelle. Testimoni ridondanti; scomparsi d’incanto.
Al chiarore tremolante delle fiammelle, sul percorso di pietra viva, che confluisce al palcoscenico; ospite di primo piano, in silente sospensione.
Di pietra viva è il tracciato. In tutto il tempo che è e che fu. Tempo per l’eternità.
Alta pure l’attesa, che spadroneggia sulla terra battuta, tra gli uliveti plurisecolari, nella effusa polvere, che dal VI° secolo a. C. si annida sul mistero delle cose intorno.
Sui ruderi di mattoni rossi al sole mediterraneo, della Basilica normanna, maiestatica, nella sua solennità; si crogiola negli strati di Storia millenaria, nelle storie incastrate, ciottolo su ciottolo, pietra su pietra, nella superba area archeologica.

Che si stende come libro aperto di viaggio all’indietro, di “memoria tenuta alta agli occhi del mondo”.
Il Parco Scolacium della Roccelletta di Borgia, l’antica Scylletium, Skylletion, racconta, sussurrata tra le fronde, diluita in velate visioni, la sua storia.
Essenza dell’essere luogo della terra, “luogo di straordinaria bellezza” (Zubin Metha).
“Di qui si scorge il golfo di Taranto sacro ad Ercole, [……] e di fronte si erge la dea Lacinia e le rocche di Caulon e Scylaceum che infrange le navi…” (Virgilio, Eneide, III, 551-553).

Il Parco Scolacium esprime così la sua anticamera. E si declama con mormorio di brezza di mare, che abbracciò Ulisse e Nausicaa e le Sirene.
Lo bisbiglia senza enfatismi di toni, senza sussulti di respiro; lo mostra con mescolanza di congiunzioni vissute ed immaginate, mitiche e vere.
E freme, impaziente e smanioso, dall’alto del suo rango.
Qui, il caos creativo è incontenibile.
“Qui l’ispirazione artistica vola molto oltre gli alberi” (Lorin Mazel).
Hic et nunc, proprio qui e in questo momento, tutto si disperde, in rarefatta sensazione.
E, per incantesimo, sprigiona nuova luce. Quando i riflettori si accendono sul palco , neutralizzando il buio dell’avanzare della notte.

Quando l’oscurità si diffonde sulla platea, che al vento libera l’energia elettromagnetica assorbita nell’imponenza del silenzio e dell’attesa.
Tutto si consuma al suo apparire. David Garrett, il violinista del diavolo, biondo e bello, impossibile e possibile, si abbandona alla platea in delirio, con empatia, con i suoi virtuosismi, con naturale bellezza, con arte divina.
“Qualsiasi cosa si voglia dire c’è solo una parola per descriverla, un verbo per animarla, un aggettivo per qualificarla” (G. Flaubert).
E’ notte magica.
“Le mot juste” (cit.), la parola giusta: sublime!
David Garrett è così. Volto d’angelo e mani da diavolo, su uno Stradivari “A. Busch” del 1716. Seduce e strappa straripanti applausi, inauditi, nel corso di esecuzione di brani classici.
Lui, abilissimo manipolatore di elementi classici, pop, rock e rhythm-and-blues. Lui, che, mescolando e rimescolando suoni e ritmi, fa storia e ricompone storie.
Lui, che incarna la musica trasformista, dando vita ad una nuova tendenza, creando un nuovo umanesimo musicale.

Lo fa con gioco, con ironia, con smaliziata follia, con forte tensione, con disarmante meraviglia.
Occhi chiusi e straordinariamente aperti in un impatto visivo ed emozionale titanico.
La risonanza del suono si fa vibrante, ora acuto, ora dolce, ora potente…
E si espande, irreale e sognante, quasi onirica, nel Parco, che per una notte è Parco della musica di un mito, che si proietta sul mondo.

David Garrett, che ama e segue le impronte di Viotti, Paganini, Milenkovich e Heibetz,  che sbalordisce anche gli esperti più qualificati e difficili, che fa della musica sintesi lirica  di arte e bellezza , che è diretto da famosi maestri, quali Zubin Metha e Daniel Baremboim, si porge in disinvolti jeans e maglietta, dita inanellate, capelli raccolti, braccio tatuato.
Profanazione ed empietà , “se al suo posto ci fosse Uto Ughi “!

David Garrett supera il cliché di ogni superfluo conformismo , oltrepassa il limite consuetudinario dei fedeli delle cattedrali della musica, realizzando un comune accordo di popolo con il tutto esaurito e un fenomeno sbalorditivo di massa senza età, plaudente, ed accendendo un surreale “dialogo” di anime tra artista e pubblico .
“Il dialogo è il sommo bene”: Garrett sa esaltare il valore morale del dialogo socratico e lo esprime senza infingimenti, con una punta di simpatica ironia, di propensione , di naturale feeling. E con la “fascinazione di musicista classico e perfomer rock”, tutta sua.

E tutto si snoda in duet col pianista Julien Quentin, altra star della musica, eseguendo il programma , che, armonicamente dialogico, assembla Cesar Frank e Pablo Martin de Serasate con Romanza andalusa; unisce Tchaikowsky op.42 e la Ciarda di Monti; coniuga Edward Elgar, Prokoviev, Dvorak, Kreisler.  In una sorta di “viaggio musicale in dialogo congiunto tra codici musicali diversi”.
Penetrante è il suono, intenso ed esplicito il fraseggio, trascinanti i virtuosismi creativi, suggestive le atmosfere.
Tutto favorito da un paesaggio di surreale ampiezza emotiva. Perché “suonare in un parco come Scolacium è qualcosa in più, è tutt’altra cosa…”(W. Marsalis).
Lo ripete, in questa notte seducente di fine estate, superando tempo, distanze, muri e barriere, David Garrett col suo Stradivari.

Lui, che sa raccontare, con il linguaggio della musica; e che sa raccontarsi come specchio appeso alla parete.
Per tutti, è certo che ”non saremo gli stessi dopo essere stati qui” (W. Shorter).

ПЕРЕВОД РЕЦЕНЗИИ и комментарии можно прочитать здесь:

04.09.2017 Когда музыка обручается с историей

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Catanzaro, tutto pronto per David Garrett: al parco Scolacium il concerto del violinista

25.08.2017
http://www.quotidianodelsud.it/calabria … ivo-lanima

В парке Сколациум все готово к концерту Дэвида Гарретта

http://sg.uploads.ru/t/hbiBZ.jpg

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